Santuario Madonna dell’uva secca

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SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’UVA SECCA

 


 

 

 

 

 

 

 


Storia

La chiesa di Santa Maria sulla Via Secca risale alla fine del XII secolo. Ha avuto una sua bella fioritura nel medioevo, quando accanto al Santuario c’era anche una struttura per accogliere malati e pellegrini. L’affresco della Dormizione di Maria, venerato in Santuario, risale al XIV secolo.

La struttura del Santuario ha avuto successivi ritocchi, in particolare il prolungamento della chiesa nel 1600 e la costruzione dell’altare maggiore, pensato fin dall’inizio per accogliere il mirabile affresco della Dormizione di Maria.

Dopo alterne vicende il santuario ha subito un periodo di progressivo abbandono, ma è stato recentemente riportato al suo splendore originale da una globale ristrutturazione ad opera della popolazione locale, costituitasi in “Comitato per il Santuario”, attivo ancora oggi.

Dal 2000 il Santuario è animato da una comunità religiosa di Fratelli della S.Famiglia. E’ un Santuario parrocchiale (Povegliano) e la liturgia che vi si celebra rispetta i ritmi e i percorsi della parrocchia.

 

La denominazione

Il santuario è detto popolarmente “Madonna dell’Uva Secca”. La curiosa denominazione può essere spiegata come una storpiatura di Via Secca o con un’antica tradizione orale: si racconta che un giorno, durante il periodo della vendemmia, una misteriosa signora passò dal santuario e chiese un grappolo d’uva al contadino. Questi gliela negò, e il giorno dopo tutto il vigneto seccò.

Il racconto, come tutte le leggende, era finalizzato a trasmettere un insegnamento alla gente semplice del tempo: chi non dà con generosità, si ritrova con la propria vita inaridita; un messaggio sempre valido e attuale.

L’arte in santuario

La costruzione è in stile romanico; il presbiterio e l’altare maggiore sono di carattere barocco.

Il campanile è sormontato da una cupola a forma di cipolla, come nelle chiese orientali. Alcuni quadri si possono ammirare sulle pareti: una Santa Famiglia con San Rocco (autore ignoto, sec. XVII) la cui cornice riporta lo stemma comunale; Sant’ Antonio da Padova (Biagio Falcieri, 1588-1630); L’Annunciazione (scuola dell’Orbetto), La Madonna in trono con Bambino e angeli (Antonio Badile, 1539).

L’affresco della Dormizione è attribuito alla scuola di Altichiero e Avanzo: due tele, una sopra e l’altra sotto, incorniciano l’affresco e formano un trittico che esalta la glorificazione di Maria. Le tele sono del pittore veronese Marcantonio Bassetti (1588-1630).

Accanto all’altare maggiore si trovano due statue, che rappresentano la Fede e la Speranza.

Si sono conservati alcuni ex voto, che testimoniano la devozione di tanti fedeli.

L’area esterna del santuario

Il santuario sorge al centro di un’area verde, costituita dal piazzale, da un ampio prato, sul quale vengono allestite le strutture dell’annuale Sagra (metà agosto, in occasione della solennità dell’Assunta), la casa della comunità religiosa, una barchessa e un edificio direttamente annesso al corpo del santuario, che è in fase di ristrutturazione al fine di offrire spazi per l’accoglienza dei pellegrini e per iniziative di formazione cristiana.

La liturgia in Santuario

► Eucaristia ogni domenica, festa e solennità: ore 19,00 fino a domenica 10 settembre. Poi ritornerà alle 18.00

► Eucaristia ogni martedì non festivo, ore 20,00. Seguirà l’ adorazione eucaristica fino alle 21,30

► Preghiera del santo Rosario: ogni domenica e festa, 30 minuti prima dell’Eucaristia

► Preghiera del santo Rosario dal lunedì al venerdì nel mese di maggio, ore 20,30

►  Eucaristia, il giorno dell’Annunciazione del Signore, 25 marzo

Fiaccolata conclusiva del mese di maggio, dalla parrocchia al Santuario

Triduo in preparazione alla Solennità di Maria Assunta (15 agosto)

 ►  Altre celebrazioni specifiche hanno luogo in occasioni particolari

→ → Il Santuario da settembre avrà a disposizione un Centro di Formazione e Spiritualità per l’accoglienza di gruppi. Per informazioni rivolgersi in canonica